Si è analizzato l’elettrodo terapeutico (US1950788A), brevettato nel 1934 da due medici, Frank H. Ewerhardt e Francis B.
Zener.
L’oggetto è
composto da un cilindro cavo, con lunghezza più volte il proprio
diametro.
A questo cilindro
sono fissate, attraverso delle cerniere che
ne permettono un movimento di 180 gradi, due o più
ali di materiale conduttore.
L’oggetto
veniva inserito e, successivamente, attraverso un manicotto ruotante
attaccato ad una flangia collegata alle ali si poteva muovere su e
giù la flangia per far si che le ali si aprissero ed aderissero
alla parete interna per poterla dilatare e permettere di continuare
l’inserimento.
Un’
altra notevole miglioria era la dotazione dell’elettrodo di un
braccio telescopico al quale poteva essere collegata una sonda
termometro per il controllo della temperatura effettiva.
L’elettrodo
serviva perciò per condurre elettricità e perciò calore nelle zone
interne del corpo in particolare la cervice e il collo dell’utero.
Grazie
a tal oggetto si permise di curare e debellare malattie sociali,
sviluppatesi a causa del notevole
aumento di popolazione.
Durante gli anni Trenta, infatti, a seguito della fine del primo conflitto mondiale,
la popolazione in Europa stava vivendo periodi di grandi cambiamenti.
Gli Stati Uniti, invece, non essendo stati fortemente colpiti dagli
scontri, erano in via di grande espansione.
Quest’ultimi
passarono da una popolazione di 74 milioni a più del doppio in mezzo
secolo.
I due inventori, F.
Ewerhardt e F. Zener, nacquero rispettivamente nel Wisconsin e nel
Kansas e percorsero entrambi le orme dei genitori eseguendo studi in
medicina.
Essendo entrambi
specializzati in radioterapie ed elettroterapie, studiarono e
migliorarono i precedenti elettrodi e depositarono il loro brevetto
all’USPTO.
A seguito di ciò
assegnarono la produzione del proprio elettrodo alla General
Electric, la quale, dopo aver acquistato la Victor Electric, era
diventata la maggior produttrice di apparecchiature elettriche
americana e successivamente mondiale.